Cosa facciamo?
Promuoviamo a partire dall’esperienza didattica sull’arte contemporanea e sulla creatività, nuove forme d’incontro e condivisione a scuola, ma anche nel cuore dello spazio urbano contemporaneo, nella sfera pubblica, in senso sperimentale trasversale e interdisciplinare. Qualche artista ci viene trovare, altri li invitiamo a incontrarci e a presentarci i loro mondi. Gli incontri e i workshop sono sempre forme di crescita e di confronto, di apertura di possibilità e scoperta del nuovo e dell'inaspettato.
Vladimír Havlík
2017
Il Liceo Artistico ospita l’artista concettuale Vladimír Havlík, supervisore phd del Department of Art Education della Palacký University di Olomouc, città a sud-est della Repubblica Ceca.
Questa attività rientra all’interno di un percorso di ricerca sui rapporti tra l’educazione e l’arte, che sta impegnando Havlík in tutta Europa. La ricerca è finalizzato a capire in quale modo le scuole d’arte stiano operando per sviluppare la conoscenza dell’arte contemporanea. L’indagine di Havlík sarà l’occasione per far incontrare diverse metodologie e procedure didattiche, per conoscere come la visione verso la creatività del contemporaneo – gli intrecci pratici e teorici dell’arte e dei nuovi media – abbia un’importanza formativa fondamentale e per interrogarsi sull’attualità dell’insegnamento artistico.
Una scuola d’arte come il Liceo Artistico è perennemente in movimento, un luogo reale con una funzione sociale precisa, proiettato a rinnovare l’immaginario, attraverso il contributo condiviso e partecipato di una comunità di lavoro sensibile al confronto, ai multiformi contesti della realtà, alla conoscenza e a un fare che porta all’opera d’arte.
PASSAGGI
2015
Castello Cablaggio (VA)
Farfalle, mani, terra, erbe alberi e fiori, polvere che raccoglie memorie, presenze/assenze fantasmatiche, libri, parole, segni, segnali, frammenti, colori, materia, corde e tiranti.
Questi sono soltanto alcuni dei minimi elementi che compongono le opere di studenti ed ex studenti del Liceo Artistico Frattini di Varese, presenti alla mostra “Passaggi” ospitata fino alla fine di Agosto a Castello Cabiaglio. Erik Andreoli, Francesca Bioli, Alessandro Bresciani, Caterina Castelli, Marco Fontichiari, Irene Fortunato, Margherita Galli, Kaspar Ludwing, Noemi Mariano, Filippo Piantanida, Roberto Rossi, Daniela Sandroni, Francesco Sculati, Emanuele Soldati e Aline Vincenzi, hanno presentato lavori realizzati eppositamente per la mostra, che si compone anche dalle opere di alcuni dei loro professori del Liceo: Elena Ceci, Manuela Martines e Constantin Migliorini.
Questa mostra intergenerazionale (coordinata da Luca Scarabelli, docente del Liceo Artistico) è il risultato di una collaborazione tra il Comune di Castello Cabiaglio, l'assessore Valentina Petter e il Liceo Artistico Frattini, si propone come scopo quello di riattivare il significato del patrimonio artistico e culturale del paese, a partire da una riflessione sullo scorrere del tempo, sul mutamento delle cose e sulla storia collettiva.
Un dialogo costante tra generazioni quindi, in un rapporto dialettico complesso che lega le opere esposte all’ambiente e alle molte vicende che nei secoli hanno attraversato il paese, portando profondi cambiamenti culturali, economici, abitativi, funzionali e sociali.
Sorprese significati e sensibilità nuove sono state impresse da queste opere d’arte contemporanea su luoghi polverosi e appesantiti dal pesante bagaglio culturale del passato.
Così il monumento ai caduti del paese è stato rivisitato e sottolineato dall’intervento di una coppia di studenti, Piantanida e Sculati, che lavorando insieme hanno costruito delle prospettive fisiche con corde verdi che portano lo sguardo dell’osservatore a cogliere particolari di una statua normalmente “invisibile”, dimenticata a memoria, anche se sempre lì presente. Un intervento dal sapore storico-politico, visto l’attuale periodo di celebrazioni e attenzioni rivolte alla Grande guerra.
Altre installazioni si trovano poi nel percorso espositivo tra le vie dell’abitato, come quella realizzata da Irene Fortunato all’interno di un antico lavatoio. I nostri protagonisti sono giovani artisti in formazione, ma nella mostra si incontrano delle buone prove di scultura e pittura, come per esempio quella del quadro proposto da Daniela Sandroni, un evocativo paesaggio realizzato con una tecnica che mischia colori tradizionali e materiali eterogenei raccolti sul posto, o il video di Marco Fontichiari girato in un bosco, o ancora la capretta in cemento di Francesca Bioli, quasi un arcadico sentire formalizzato con materiali contemporanei.
All’arte di oggi è stato affidato il compito di attirare e rinnovare lo sguardo degli osservatori su un abitato originale e intatto, che non vuole rimanere sterile testimonianza e memoria tangibile di una Storia di secoli, ma proiettarsi nel futuro senza perdere in bellezza.
RE.SEED 2.0
2014- 2015
La realizzazione di un percorso d'arte nella natura del Parco del Campo dei Fiori (VA) presso il Villaggio Cagnola in località Motta Rossa.
Misurare il bosco.
Il nutrito e variegato insieme di esperienze del precedente anno scolastico ha portato gli alunni a conoscere nuove modalità espressive che potremmo sostanzialmente raggruppare in tre tipologie: il rapporto corpo natura - modalità espressiva derivata dalla performance e dall'intima necessità di misurarsi con gli spazi, interpretarne i mutamenti nel tempo; l'opera nello spazio - l'installazione - la materia si misura con lo spazio e interagisce con esso, secondo modalità site specific; la documentazione - la memoria del percorso - l'archivio nelle sue molteplici forme (il diario pubblico, la foto, il video, la mappa).
(Immagini del sopralluogo)
Giancarlo Norese
2014
L'architettura spontanea del paesaggio e gli aspetti relazioni dell'arte contemporanea.
Gabriele Jardini
2014
L'arte nella natura e l'esperienza di Arte Sella.
Luca Francesconi
2014
Le forme naturali e il dialogo.
Carlo Buzzi
2012
Il manifesto e la public art.
Giancarlo Norese
2012
Ecologia / Economia dell'arte. Ero un sacchetto di plastica, sono un'opera d'arte.
Progetto realizzato con il comune di Gazzada Schianno (VA)
ISOLAAAAA
Il Liceo Artistico approda (o naufraga) nel cuore della città
2012
Nell’alveo del progetto “re.seed” realizzato nell'ambito del progetto Creatività Giovanile, promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall'ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani, il Liceo Artistico Frattini di Varese partecipa con una giornata ispirata all’arte “pubblica” e all’arte “relazionale”.
Sono coinvolti, assieme ai docenti Elena Ceci, Manuela Martines, Andrea Minidio, alcuni partner d’eccezione tra cui Marion Baruch, Carlo Buzzi e Microcollection, artisti da tempo impegnati con il proprio lavoro in ambito pubblico e relazionale.
L’installazione “Isola VA - da nodo a nodo, a dono e dono” progettata dall’artista Marion Baruch assieme ai docenti e agli studenti del triennio, si sviluppa attorno all’idea di un’accumulazione work-in-progress di una massa composta di un enorme quantitativo di cascami della lavorazione tessile, che alcune ditte del territorio hanno donato. Sono questi frammenti la materia viva che costituisce il tassello di un’opera d’arte collettiva, la cui storia parte dalla fabbrica, passa per le aule della scuola fino a giungere alla pubblica piazza (P.zza S. Vittore, Varese) per essere toccata, condivisa, modificata e assemblata; il “cordone ombelicale” composto da tutti questi cascami, uniti in annodamenti vari dalle mani di molte persone, è materia viva che durante la giornata dell’arte trasformerà la piazza in un luogo interattivo e relazionale.